di Gianfranco Vitale
Gianfranco Vitale, ex insegnante e genitore di un uomo con autismo, commenta “a caldo” la lettera aperta sul tema dell’istituzionalizzazione che Giovanni Marino, Presidente nazionale dell’ANGSA (Associazione Nazionale Genitori di perSone con Autismo), ha rivolto a Daniela Ferraro, madre di un giovane adulto autistico, che ne aveva criticato le posizioni.

Resto in completo TOTALE disaccordo con Marino [si riferisce al testo di Giovanni Marino “Lettera aperta del Presidente Angsa Nazionale Giovanni Marino alla signora Daniela Ferraro in tema di autismo e residenzialità”, «Informare un’h», 31 luglio 2025, N.d.R.], il cui intervento giudico (nella migliore delle ipotesi) molto personale e, per larghi tratti, paternalistico.
I temi legati alla residenzialità e all’istituzionalizzazione hanno viceversa, per lo meno a mio parere, un respiro e un perimetro molto più ampi rispetto a quello, angusto, del singolo genitore che ci parla con enfasi delle “epiche” battaglie combattute dalla mitica ANGSA [Associazione Nazionale Genitori di perSone con Autismo, N.d.R.] per arrivare all’attuale (quale? Ma dove? Su quale canale danno questo film di fantascienza?) bellissima stagione che attraverserebbero la disabilità in generale e l’autismo in particolare.
Per correttezza sono comunque abituato a dare spazio anche ai contenuti che non condivido [Vitale, pur prendendo le distanze da Marino, ha rilanciato la sua lettera aperta sulla pagina Facebook “Autismo: Persone, bisogni, diritti”, di cui è curatore, N.d.R.]. Anche in questo non seguo il modello ANGSA.
Nota: il Centro Informare un’h è impegnato nel rivendicare la promozione della deistituzionalizzazione e lo stop all’istituzionalizzazione. Temi su cui si è avviato un confronto pubblico. In calce alla pagina Riforma della disabilità: eliminiamo la possibilità di istituzionalizzare le persone (in aggiornamento) sono segnalati i contributi che di volta in volta si stanno susseguendo.
Data di creazione: 31 Luglio 2025
Ultimo aggiornamento il 1 Agosto 2025 da Simona