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Attivato, all’Ospedale Grassi di Ostia, un servizio di interpretariato in LIS per donne sorde vittime di violenza

È stato attivato a Ostia, presso lo sportello antiviolenza dell’Ospedale G.B. Grassi, un servizio di interpretariato in lingua dei segni italiana (LIS) per accogliere le donne con disabilità uditiva vittime di violenza che utilizzano questa modalità di comunicazione. E-lisir, questo il nome del nuovo servizio promosso congiuntamente dall’Associazione Differenza Donna e dall’Azienda Sanitaria Locale Roma 3. Esso prevede l’uso di un tablet attraverso il quale è possibile raggiungere, da remoto, le interpreti LIS.

Due amiche comunicano nella lingua dei segni attraverso una videochiamata (foto: Pexels).

È stato attivato a Ostia, presso lo sportello antiviolenza dell’Ospedale G.B. Grassi, un servizio di interpretariato in lingua dei segni italiana (LIS) per accogliere le donne con disabilità uditiva vittime di violenza che utilizzano questa modalità di comunicazione. E-lisir, questo il nome del nuovo servizio promosso congiuntamente dall’Associazione Differenza Donna dall’Azienda Sanitaria Locale Roma 3. Esso è stato predisposto in virtù di un accordo tra la società Evoluzione LIS e l’ASL Roma 3, e prevede l’uso di un tablet attraverso il quale è possibile raggiungere, da remoto, le interpreti LIS.

Operativo dal 2014, lo sportello antiviolenza si trova al piano terra, all’interno dell’Ambulatorio di Angiologia dell’Ospedale Grassi. Nel giugno 2024 esso è stato completamente rinnovato e ora viene gestito dall’Associazione Differenza Donna nell’àmbito del progetto Emergenza Codice Rosa intrapreso con la ASL Roma 3. Inizialmente pensato per rispondere alle donne dell’area territoriale afferente all’ASL coinvolta, il servizio verrà presto esteso anche ad ulteriori strutture sanitarie tra Roma e Fiumicino. Nel 2024 allo sportello sono giunte 180 richieste d’aiuto, con una media mensile di 15 donne assistite.

«Siamo molto soddisfatte di questa ennesima occasione che l’Ospedale Grassi di Ostia ha colto per rendere ancora più accessibili i servizi di contrasto alla violenza maschile contro le donne, e soprattutto a donne con specifiche vulnerabilità, come le donne con disabilità sensoriali», ha dichiarato alla stampa locale Rosalba Taddeini, psicologa responsabile dell’Osservatorio sulla violenza contro le donne con disabilità, evidenziando anche come queste donne abbiano, rispetto alle altre, minore accesso ai diritti, e debbano affrontare «ostacoli significativi, tra cui barriere comunicative e la difficoltà di accedere a servizi di supporto adeguati e inclusivi».

«Il sopruso non è solo fisico, ma può essere anche verbale o psicologico – osserva invece Maria Rosaria Forte, assistente sociale e referente dell’ASL all’interno del progetto Emergenza Codice Rosa –. Una sorta di muro che possiamo abbattere insieme».

Parla invece di «un segnale importante per contrastare la violenza contro le donne e in particolare quelle con disabilità uditive – Francesca Milito, direttrice genarle dell’ASL Roma 3. Che continua – In Italia non sono molti i centri in grado di mettere a disposizione il servizio di interpretariato in LIS all’interno di uno sportello antiviolenza. Al Grassi abbiamo di fatto abbattuto una doppia discriminazione verso le persone che sono donne e che hanno anche una disabilità, in un’operazione più estesa di sensibilizzazione». (S.L.)

Questi i riferimenti e gli orari dello sportello antiviolenza: tel. 349 5116624, e-mail: ddcodicerosa@gmail.com, apertura: il lunedì e il venerdì dalle 9.30 alle 15.30, e mercoledì dalle 9.30 alle 17.30.

 

Vedi anche:

Associazione Differenza Donna.
Sezione dedicata alla “Violenza sulle donne con disabilità” ospitata nel sito dell’Associazione Differenza Donna.
Sezione del centro Informare un’h dedicata al tema “La violenza nei confronti delle donne con disabilità”.
Sezione del centro Informare un’h dedicata al tema “Donne con disabilità”.

 

Ultimo aggiornamento il 29 Gennaio 2025 da Simona