«Solo quando riconosceremo alle persone con disabilità il diritto di esprimere anche i loro limiti, i loro difetti e le loro idee, giuste o sbagliate che siano, allora potremo dire di essere sulla strada giusta verso l’inclusione»: a dirlo è Gianfranco Salbini, presidente dell’AIPD (Associazione Italiana Persone Down), lanciando il video “Il problema di Aldo”, realizzato per la Giornata Nazionale delle Persone con Sindrome di Down del 13 ottobre, che anche grazie alla cifra umoristica, sfida ogni luogo comune sulla sindrome di Down, tramite un’immagine e un linguaggio non stereotipato.*
«Sempre sorridenti, di buon carattere e disponibili: insomma buoni ad ogni costo. Così spesso vengono rappresentate le persone con sindrome di Down. Insieme ad Aldo (Andrea Moriconi) e al duo comico Le Coliche, abbiamo voluto dunque scegliere la Giornata Nazionale delle Persone con Sindrome di Down del 13 ottobre per sfidare il luogo comune e proporre un’immagine e un linguaggio non stereotipato, attraverso la campagna Il problema di Aldo, che lanciamo con un video (disponibile a questo link) in cui invitiamo tutti in piazza, per conoscere e sostenere l’impegno della nostra Associazione per l’inclusione delle persone con sindrome di Down»: così, dall’AIPD (Associazione Italiana Persone Down), viene presentata l’iniziativa lanciata in questi giorni, nell’ambito del progetto AIPD per tutti, tutti per AIPD (presentato a suo tempo anche sul portale «Superando.it)».
«Ma proprio Aldo – proseguono dall’Associazione – in piazza ha deciso di non esserci e lo fa sapere senza tanti giri di parole e con poco garbo: perché Aldo ha “un problema”. E il suo problema non è la sindrome di Down, ma il suo caratteraccio. Insofferente alle “moine” che troppo spesso deve sopportare, come un eterno bambino da accarezzare e compiacere, Aldo si comporta da “cafone”, perché ha il diritto di esserlo, come tutti noi: più tifoso che militante, preferisce la poltrona alla piazza, la “Magica Roma” al banchetto dell’Associazione. Lascia di stucco? Forse sì. Allora, è il momento di cambiare: cambiare approccio, cambiare linguaggio, cambiare immagine, cambiare cultura. Perché l’inclusione sociale non si può realizzare solo con le leggi e con i progetti, per quanto validi ed efficaci siano: l’inclusione si costruisce giorno dopo giorno, riconoscendo il diritto di ciascuno ad essere semplicemente ciò che è, ad esprimere le proprie opinioni, le proprie emozioni e anche il proprio malumore e la propria insofferenza».
«Abbiamo scelto l’imminente Giornata Nazionale – spiega Gianfranco Salbini, presidente nazionale dell’AIPD – per lanciare un messaggio nuovo, che d’ora in poi, come Associazione, vogliamo portare avanti. Chi ha la sindrome di Down, o qualsiasi altra disabilità, non è santo, né martire, né eroe. Eppure, le cronache ci parlano di queste persone per lo più quando compiono qualcosa di drammatico, o di straordinario. Noi, che come famiglie e come Associazione viviamo ogni giorno accanto a loro, sappiamo quanto sia difficile superare questa immagine e veder riconosciuto il loro diritto ad essere semplicemente ciò che sono. Solo quando riconosceremo alle persone con disabilità il diritto di esprimere anche i loro limiti, i loro difetti e le loro idee, giuste o sbagliate che siano, allora potremo dire di essere sulla strada giusta verso l’inclusione. Ringrazio dunque chi ci ha aiutato a lanciare questo messaggio, a partire dal duo Le Coliche. E complimenti ad Andrea Moriconi, nostro socio che ha saputo così ben interpretare questo ruolo. Speriamo che, passo dopo passo, riusciremo a costruire davvero una cultura dell’inclusione».
Andrea Moriconi ha 30 anni, vive a Roma, lavora come assistente tecnico informatico, è appassionato di sport e pratica calcio e nuoto. «Mi piace uscire con gli amici – dice -, ascoltare la musica, viaggiare e fare tante cose insieme a loro. Mi piace lavorare e mi piace molto organizzare eventi ed iniziative per rendere partecipi altri ragazzi come me. Noi ragazzi con sindrome di Down non dobbiamo essere discriminati o giudicati per quello che siamo, noi siamo ragazzi in gamba con un cromosoma in più è abbiamo una marcia in più!».
Il duo Le Coliche è composto da Fabrizio e Claudio Colica, fratelli in anagrafe e in arte. Nati e cresciuti a Roma Nord, hanno iniziato una decina d’anni fa a cogliere il lato comico della vita e a raccontarlo con i loro video. Irriverenza, autoironia e politicamente scorretto sono le chiavi che utilizzano nei loro lavori. Particolare successo ha il loro canale YouTube. «È stato un piacere lavorare con Andrea Moriconi e con l’AIPD – dicono -, anche perché sentiamo molto vicino a noi il messaggio che l’Associazione vuole trasmettere: la narrazione stereotipata sulla disabilità, come su tante altre tematiche sociali, deve essere riscritta e corretta. E l’umorismo può essere uno strumento molto utile per questi e altri cambiamenti culturali». (Stefano Borgato)
Ricordiamo ancora il link al quale è disponibile il video di cui si parla nel presente contributo. Per ogni ulteriore informazione: ufficiostampaaipd@gmail.com.
* Il presente testo è già stato pubblicato su «Superando.it», il portale promosso dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), e viene qui ripreso, con lievi adattamenti al diverso contesto, per gentile concessione.
Vedi anche:
AIPD – Associazione Italiana Persone Down.
Ultimo aggiornamento il 10 Ottobre 2024 da Simona