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La Regione Toscana si impegna a reintrodurre la dicitura “Vita Indipendente” nella Delibera

Nella giornata di oggi si è tenuto a Firenze, davanti al Palazzo della Regione, un presidio di protesta indetto dall’Associazione AVI Toscana in difesa dei servizi per la Vita Indipendente delle persone con disabilità. Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha incontrato le persone con disabilità e si è impegnato a reintrodurre l’espressione “Vita Indipendente” nella recente Delibera in cui era stata sostituita dalla dicitura “sostegno alla domiciliarità e all’autonomia”; ha rassicurato circa il fatto che è intenzione della Regione dare continuità ai progetti di Vita Indipendente; ed ha fissato un incontro con una delegazione delle persone con disabilità per il prossimo giovedì 28 marzo per affrontare ulteriori questioni.

Un signore con disabilità, intervenuto al presidio di protesta indetto dall’Associazione AVI Toscana in difesa dei servizi per la Vita Indipendente, esibisce un cartello giallo con la scritta “Vita Indipendente è vivere dove mi pare, con chi mi pare, come mi pare” (Firenze, 20 marzo 2024).

Si è tenuto nella mattinata di oggi, 20 marzo, a Firenze, davanti al Palazzo della Regione, un presidio di protesta in difesa dei servizi per la Vita Indipendente delle persone con disabilità. Indetto dall’AVI Toscana (Associazione Vita Indipendente della Toscana) al presidio hanno preso parte una sessantina di persone, disabili e non, anche di altre Associazioni.

Come abbiamo già avuto modo di riferire (se ne legga a questo link) la protesta è scaturita dal fatto che nella Delibera della Giunta Regionale 1577/2023, quella con la quale sono stati rifinanziati i progetti di Vita Indipendente, l’espressione “Vita Indipendente” è stata sostituita dalla dicitura “sostegno alla domiciliarità e all’autonomia”. Ma mentre l’espressione “Vita Indipendente”, essendo utilizzata nella normativa di livello internazionale (la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità), nazionale (la Legge 104/1992 come modificata dalla Legge 162/1998) e regionale (tra le altre norme, lo stesso Statuto della Regione Toscana), offre alle persone con disabilità una certa garanzia nel riconoscimento del diritto all’assistenza personale autogestita, lo stesso non si può dire della dicitura “sostegno alla domiciliarità e all’autonomia”.

Le richieste avanzate dall’Associazione Toscana erano sostanzialmente due: che nella Delibera 1577/2023 venisse immediatamente ripristinata la dicitura “Vita Indipendente” in luogo di “sostegno alla domiciliarità e all’autonomia”, e che anche gli importi dei contributi individuali per i progetti per la Vita Indipendente venissero immediatamente adeguati, giacché a Firenze sono fermi al 2004 e nel resto della Regione sono fermi al 2012.

Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani (al centro, col microfono), incontra le persone con disabilità al presidio di protesta indetto dall’Associazione AVI Toscana in difesa dei servizi per la Vita Indipendente (Firenze, 20 marzo 2024).

Dopo aver interloquito con Sara Nocentini, responsabile dell’Ufficio Segreteria dell’assessora al Welfare regionale e all’Integrazione socio-sanitaria Serena Spinelli, le persone con disabilità hanno chiesto, ed ottenuto, di parlare con il presidente della Regione Eugenio Giani. Questi si è impegnato a reintrodurre l’espressione “Vita Indipendente” in luogo di “sostegno alla domiciliarità e all’autonomia” nella Delibera 1577/2023; ha rassicurato circa il fatto che è intenzione della Regione dare continuità ai progetti di Vita Indipendente per i quali è prevista una copertura di 12.933.529,68 euro annui; ha fissato un incontro con una delegazione delle persone con disabilità per il prossimo giovedì 28 marzo, alle ore 18, per parlare delle altre questioni sollevate (l’aumento della dotazione economica, ma anche la possibilità che gli stanziamenti coprano più annualità). (Simona Lancioni)

 

Vedi anche:

AVI Toscana – Associazione Vita Indipendente della Toscana.

Protesta dell’AVI Toscana in difesa della Vita Indipendente delle persone con disabilità grave e della loro stessa sopravvivenza, «Informare un’h», 9 marzo 2024.

La Regione Toscana “cambia nome” ai progetti di Vita Indipendente, «Informare un’h», 20 dicembre 2023.

 

Ultimo aggiornamento il 30 Marzo 2024 da Simona