Intervenuto alla 54esima conferenza del Consiglio per i Diritti Umani dell’ONU, Chen Xu, rappresentante permanente della Cina presso l’Ufficio ONU a Ginevra, ha esposto un intervento volto a promuovere l’inclusione sociale delle donne con disabilità. Ha proposto interventi per l’eliminazione dei pregiudizi e della discriminazione verso le donne disabili, ha proposto condizioni previdenziali più complete per la loro vecchiaia e l’edificazione di una società inclusiva.
Lo scorso 20 settembre Chen Xu, rappresentante permanente della Cina presso l’Ufficio delle Nazioni Unite a Ginevra e altre organizzazioni internazionali in Svizzera, ha partecipato alla 54esima conferenza del Consiglio per i Diritti Umani dell’ONU, con un intervento su “donne disabili e inclusione sociale” che pare sia stato accolto molto calorosamente.
Lo riferisce l’articolazione italiana del sito della «CRI» (China Radio International). La proposta avanzata da Chen Xu è articolata in tre punti, è spiegato nella nota, «il primo consiste nell’aumentare la consapevolezza dell’inclusione sociale e nell’attuare in modo concreto la Dichiarazione e il Programma d’azione di Beijing [Pechino, N.d.R.], eliminando il pregiudizio e la discriminazione verso le donne disabili; il secondo prevede il sostegno a politiche sociali inclusive e l’incoraggiamento delle parti interessate a fornire alle donne disabili condizioni previdenziali più complete per la vecchiaia, in modo che il loro diritto alla sussistenza possa essere garantito in modo stabile, e quello allo sviluppo possa essere realizzato al meglio; il terzo propone l’edificazione di una società inclusiva e la promozione della costruzione di infrastrutture dedicate ai disabili».
È quanto mai importante che la Cina, un Paese che nel 2021 contava 1,412 miliardi di abitanti, intervenga in una sede così prestigiosa proponendo misure per le donne con disabilità. E d’altra parte non va dimenticato che fu proprio Pechino ad ospitare, nel 1995, la IV Conferenza Mondiale delle Donne, e che la Cina è stato uno dei primi Paesi a ratificare la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità (lo ha fatto il 1° agosto 2008), sebbene non il Protocollo Opzionale, che darebbe facoltà di agire a singoli individui o a gruppi di individui, in caso di mancato rispetto della Convenzione. Sono dunque apprezzabili le proposte avanzate da Chen Xu, anche se andrebbe verificato meglio cosa intenda per “costruzione di infrastrutture dedicate ai disabili”. Ci auguriamo che, proprio perché il “Paese di mezzo” ha prontamente ratificato la Convenzione ONU, tale espressione non venga intesa nel senso di promozione dell’istituzionalizzazione, sarebbe davvero un controsenso. (Simona Lancioni)
Si ringrazia Stefano Borgato per la collaborazione.
Vedi anche:
Sezione del centro Informare un’h dedicata al tema “Donne con disabilità”.
Ultimo aggiornamento il 22 Settembre 2023 da Simona