Si terrà a Tirrenia (Pisa), il prossimo 20 settembre, la prima edizione di “Alzheimer open championship by challenge care”, il primo torneo italiano di golf giocato a squadre con persone con Alzheimer, che giocheranno con il supporto del personale della struttura di provenienza e di un professionista del golf di riferimento. L’iniziativa sarà anche un’occasione per far conoscere e divulgare il “Progetto delle comunità amiche per persone con demenza”.
Il prossimo 20 settembre, al Cosmopolitan Golf Country Club di Tirrenia (Pisa), si terrà la prima edizione di “Alzheimer open championship by challenge care”, il primo torneo italiano di golf giocato a squadre con persone con Alzheimer. L’evento inizierà alle ore 11.30, e vi prenderanno parte persone interessate da Alzheimer supportate dal personale della struttura di provenienza e da un professionista del golf di riferimento. La selezione dei giocatori e dei rispettivi assistenti sarà effettuata da alcune strutture residenziali e diurne, nonché dalle Associazioni del settore operanti in Toscana. In particolare, parteciperanno al torneo strutture e Associazioni di Pisa, San Giuliano Terme (PI), Lido di Camaiore (LU), Firenze, San Marcello Pistoiese (PT).
Ma già il giorno prima del torneo, il 19 settembre, è previsto un convegno denominato “Le Comunità amiche per la demenza momento di civiltà”, che si propone di illustrare la filosofia che sta alla base dell’iniziativa. Anche il convegno si svolerà al Cosmopolitan Golf Country Club di Tirrenia (in via delle Eriche n. 133), a partire dalle ore 16.00. All’evento, durante il quale sarà sorteggiato l’ordine di partenza delle squadre, interverranno i seguenti relatori e relatrici: Andrea Fabbo, direttore dell’Unità operativa complessa Disturbi Cognitivi e Demenze del Dipartimento Cure Primarie della Ausl di Modena e componente del gruppo di lavoro denominato Tavolo di monitoraggio nazionale sul Piano nazionale demenze (PDTA); Andrea Mati, garden designer, paesaggista esperto nella progettazione e realizzazione di giardini sociali, che ha lanciato con Life Gate il giardino della riconnessione, autore del libro Salvarsi con il verde (Giunti, 2022); Katia Pinto, psicologa, direttrice del Servizio di neuropsicologia per la diagnosi e la cura dei deficit cognitivi presso Casa Alzheimer Don Tonino Bello, vicepresidente nazionale della Federazione Alzheimer Italia, vicepresidente di Alzheimer Italia Bari.
Entrambi gli eventi si propongono, tra le altre finalità, anche quella di far conoscere e divulgare il “Progetto delle comunità amiche per persone con demenza”. «Le Comunità Amiche delle Persone con Demenza possono essere una città, un paese o una porzione di territorio, in cui le persone con demenza sono rispettate, comprese, sostenute e fiduciose di poter contribuire alla vita della comunità – si legge nella sezione dedicata la progetto nel sito dell’iniziativa “Dementia Friendly Italia” promossa dalla Federazione Alzheimer Italia –. Una Comunità dove l’obiettivo principale è aumentare la conoscenza della malattia come strumento per ridurre l’emarginazione e il pregiudizio sociale nei confronti dei malati e dei loro familiari, in modo da permettere loro di partecipare alla vita attiva della comunità e migliorare la loro qualità di vita».
Il sito troviamo qualche dato: in Italia le persone interessate da demenza sono 1.241.000, mentre in Toscana sono 85.000. «Il 75% delle persone con demenza e il 64% dei loro familiari denuncia stigma ed esclusione sociale. È dimostrato che se le persone con demenza ricevessero maggior attenzione e supporto in alcune attività quali spostarsi, andare per negozi o fare attività in compagnia, potrebbero avere un ruolo più attivo nella loro Comunità». Il progetto Comunità Amiche delle Persone con Demenza è nato in Italia nel 2016, ad Abbiategrasso (MI), per iniziativa della Federazione Alzheimer Italia, e si ispira al modello inglese di Alzheimer’s Society, un’Associazione di malati e familiari pioniera dell’organizzazione di Dementia Friendly Community in Europa. Il progetto, adattato alle specificità territoriali e diffuso in tutta Italia, è cresciuto in maniera costante ed è, a oggi, una realtà consolidata che aiuta tutte le comunità ad intraprendere un percorso che le porterà ad essere più vicine alle persone con demenza, a comprenderne i bisogni e a offrire soluzioni significative. A questo link è disponibile una mappa delle comunità stesse (Simona Lancioni)
Ultimo aggiornamento il 2 Settembre 2022 da Simona