Si chiama “Senzabarriere App”, la nuova applicazione realizzata dall’Associazione Luccasenzabarriere che consente alle persone con disabilità di sapere in anticipo se i luoghi di interesse, ristoranti, pub, e più in generale attività commerciali pubbliche e private della provincia di Lucca, presentano qualche barriera oppure no.
C’è tanto lavoro dietro l’ultima impresa realizzata dall’Associazione Luccasenzabarriere, un’organizzazione di volontariato costituitasi nel 2017 nella storica città toscana, allo scopo di rispondere alle molteplici necessità che ogni persona con disabilità può incontrare muovendosi nel territorio. L’ultima impresa si chiama “Senzabarriere App” ed è un’applicazione scaricabile sui dispositivi iOS e Android, che consente alle persone con disabilità di sapere in anticipo se i luoghi di interesse, ristoranti, pub, e più in generale attività commerciali pubbliche e private, presentano qualche barriera oppure no.
Utilizzando specifiche linee guida è stata verificata l’accessibilità dei locali e delle aree di interesse della provincia di Lucca. La raccolta dati è stata possibile anche grazie al coinvolgimento di alcuni studenti attraverso i progetti di alternanza scuola-lavoro. In un ulteriore passaggio i dati rilevati sono stati inseriti nell’applicazione in modo che potessero essere fruibili autonomamente dagli e dalle utenti interessati/e. La mappatura ha avuto anche l’effetto di sensibilizzare ai temi dell’accessibilità gli esercenti interpellati.
L’applicazione è scaricabile da AppleStore o da PlayStore ed il suo uso è intuitivo. Una volta effettuato il download, è necessario registrarsi compilando un questionario personale utile a memorizzarne tutte le caratteristiche della persona interessata, onde evitare di doverle reinserire per ogni ricerca effettuata, sarà infatti l’applicazione stessa a mostrare di volta in volta i risultati compatibili con le caratteristiche memorizzate.
Tra le caratteristiche delle persone rilevate ci sono la presenza intolleranze o allergie alimentari (come la celiachia o l’intolleranza al lattosio), il tipo di disabilità (motorie, uditive o visive), le modalità di spostamento (con la carrozzina, il deambulatore o il bastone), se si è meno neo genitori. Tutte queste caratteristiche costituiscono altrettanti filtri per proporre all’utente le attività più adatte alle sue esigenze; ad esempio, ai neo genitori sono segnalate attività commerciali dotate di fasciatoi, seggiolini e menù speciali per neonati. (Simona Lancioni)
Per approfondire:
Associazione Luccasenzabarriere
Ultimo aggiornamento il 31 Marzo 2021 da Simona