A partire al mese di marzo le persone sorde segnanti della Lombardia potranno accedere ai servizi sanitari attraverso un sistema di video-interpretariato da remoto nella lingua dei segni italiana (LIS). Capofila del progetto è l’ATS Milano (Agenzia di Tutela della Salute), mentre il sistema di video-interpretariato da remoto è stato ideato da VEASYT srl.
A partire al mese di marzo le persone sorde segnanti della Lombardia potranno accedere ai servizi sanitari attraverso un sistema di video-interpretariato da remoto nella lingua dei segni italiana (LIS).
L’iniziativa, volta a supportare la comunicazione tra operatori/trici socio-sanitari e cittadini/e non udenti che utilizzano la LIS, è stata presentata lo scorso 9 febbraio da Alessandra Locatelli, assessora regionale alla Disabilità, Famiglia, Solidarietà sociale e Pari Opportunità, in una conferenza stampa tenutasi a Milano (Palazzo Lombardia).
In concreto le persone sorde segnanti potranno prenotare la prestazione dell’interprete professionista attraverso un’applicazione scaricabile sugli smartphone o i tablet e, attraverso essa, usufruire del servizio attivando una semplice videochiamata.
Capofila del progetto è l’ATS Milano (Agenzia di Tutela della Salute), mentre il sistema di video-interpretariato da remoto è stato ideato da VEASYT srl, uno spin-off dell’Università Ca’ Foscari Venezia nato nel 2012 per valorizzare le competenze del Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati nell’ambito dell’accessibilità linguistica e sensoriale. Già dal 10 febbraio è possibile usufruire di prestazioni di traduzione in Lingua dei segni a distanza chiamando il numero 392 9633074 (attivo tutti i giorni dalle 8 alle 18), oppure scrivendo all’e-mail: info@veasyt.com. Mentre dal 1 marzo il servizio di video-interpretariato diventerà modalità ‘ordinaria’ di prenotazione con casella postale e numero verde. Dal 15 febbraio, sul portale ATS Milano Città Metropolitana, saranno disponibili le informazioni utili ad attivare il sistema e quelle sulla formazione degli operatori/operatrici.
«L’accessibilità universale, così come descritta dalla Convenzione ONU per i diritti delle persone con Disabilità, – ha sottolineato Locatelli alla conferenza stampa di presentazione del servizio – riconosce il diritto alla comunicazione tra quelli fondamentali per garantire completa autonomia e concreta integrazione a tutti i cittadini».
Nel condividere il pensiero di Locatelli, ed esprimere apprezzamento per il nuovo servizio, riflettiamo sul fatto che solo alcune persone sorde utilizzano la lingua dei segni per comunicare. Ben venga, dunque, il servizio di video-interpretariato in LIS come una delle soluzioni per garantire il diritto alla comunicazione, senza tuttavia scordare che l’accessibilità universale, opportunamente richiamata da Locatelli, può essere concretamente garantita solo attraverso soluzioni multicanale, le uniche che permettono a ciascuna persona di scegliere la modalità di comunicazione più comoda e funzionale alle caratteristiche individuali. (Simona Lancioni)
Nota: ringraziamo Martina Gerosa per la segnalazione.
Per approfondire:
ATS Milano Città Metropolitana (Agenzia di Tutela della Salute).
Ultimo aggiornamento il 10 Febbraio 2021 da Simona