È stata inaugurata nei giorni scorsi la Casa della spiga, un casolare situato nella campagna di Ponte Buggianese (in provincia di Pistoia) ristrutturato per realizzare progetti per il “durante e dopo di noi”. Le sue prime inquiline sono due donne, ma il casolare può ospitare fino a cinque persone con disabilità supportate giorno e notte da educatori/trici e altre figure ausiliarie. L’iniziativa è stata realizzata in virtù della collaborazione tra la cooperativa sociale La Spiga di Grano, la cooperativa sociale Gruppo Incontro e la Società della Salute della Valdinievole (SdS).
È stata inaugurata nei giorni scorsi la Casa della spiga, un casolare situato nella campagna di Ponte Buggianese (in provincia di Pistoia) ristrutturato per realizzare progetti per il “durante e dopo di noi”. Sono designati con questa espressione quei percorsi attraverso i quali le persone con disabilità adulte prive di sostegno familiare possono cimentarsi con la vita indipendente e l’autonomia abitativa (percorsi disciplinati dalla Legge 112/2016). Le prime inquiline della Casa della spiga sono due donne, ma il casolare può ospitare fino a cinque persone con disabilità supportate giorno e notte da educatori/trici e altre figure ausiliarie. L’iniziativa è stata realizzata in virtù della collaborazione tra la cooperativa sociale La Spiga di Grano, la cooperativa sociale Gruppo Incontro e la Società della Salute della Valdinievole (SdS).
La cooperativa La spiga di grano acquistò la Casa della spiga nel 2003, quando era ancora una vecchia casa colonica abbandonata, e riuscì a ristrutturarla anche grazie al contributo della Caritas Italiana e della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia. Essa divenne la sede delle attività della Gometa Onlus, un’associazione di volontariato impegnata da quasi quarant’anni nel settore della disabilità. Già dal 2006 la Casa ha ospitato la prima sperimentazione di un progetto per il “durante e dopo di noi” che ha portato alla nascita della cooperativa La Fenice (entrata poi a far parte del Gruppo Incontro). Da allora la Casa ha continuato ad ospitare attività per le persone disabili entrando a far parte del sistema dei servizi territoriali. Grazie alla collaborazione tra La Gometa Onlus, La Fenice, le associazioni dei familiari Azzurra e Tuttinsieme, la Casa ha potuto ospitare weekend residenziali per lo sviluppo delle autonomie e altri progetti legati all’affrancamento dalla famiglia e all’indipendenza personale e affettiva di giovani ed adulti con disabilità.
Le dichiarazioni rilasciate alla stampa locale dai/dalle responsabili degli enti coinvolti esprimono la soddisfazione per il traguardo raggiunto.
«Con questo progetto – afferma Enrico Pellegrini, presidente de La Spiga di Grano – celebriamo un altro passo fondamentale della storia della Casa della Spiga, la sua trasformazione in un appartamento per il durante e dopo di noi. Si tratta di una struttura di nuova concezione che ha come obiettivo quello di garantire un’alta qualità della vita, attraverso l’esperienza della comunità e il rafforzamento delle competenze di autonomia». Uno degli elementi qualificanti della Casa è dato dal fatto che le persone con disabilità che hanno partecipato ai progetti dei weekend organizzati dalla SdS Valdinievole potranno dare continuità alla loro esperienza, continuando a vivere in un ambiente che conoscono bene, situato nel loro territorio, sole ma vicine alle proprie famiglie. L’elemento della dimensione familiare del progetto è stato messo in risalto da Chiara Malucchi, responsabile dell’Area Disabilità di Gruppo Incontro, che ha dichiarato: «Il valore aggiunto di Casa della Spiga è la dimensione familiare, sia per la tipologia di struttura che per i servizi offerti: cerchiamo di riprodurre il più possibile il calore della famiglia».
«Dopo la Casa della Speranza di Uzzano, questo è il secondo progetto sull’abitare supportato rivolto a persone disabili – ha commentato Patrizia Baldi, direttrice della SdS Valdinievole – che portiamo avanti nel territorio della Valdinievole. Si tratta di progetti che rappresentano un sostegno importante per tutte le famiglie di persone disabili perché costituiscono una speranza per un futuro dignitoso di quest’ultime, anche là dove viene a mancare il sostegno di genitori e parenti, perché la famiglia non c’è più o versa in gravi difficoltà». «La pandemia – prosegue Alessio Torrigiani, presidente della SdS – ha messo a dura prova la capacità delle istituzioni di sostenere le persone più fragili. In tutto questo tempo però la Società della Salute non ha mai smesso di portare il proprio aiuto a chi ne ha più bisogno. Nonostante le difficoltà, in questa seconda ondata siamo riusciti a mantenere aperti i centri diurni, non lasciando sole le famiglie, abbiamo incrementato l’assistenza domiciliare e abbiamo continuato anche a portare avanti progetti innovativi come questo, di cui non possiamo che essere orgogliosi. Nei prossimi anni proseguiremo su questa strada ampliando i progetti che riguardano il Dopo di Noi, così da dare una speranza a tutte le famiglie con persone disabili».
All’inaugurazione è intervenuto anche il Comune di Ponte Buggianese, rappresentato da Beatrice Giannanti, assessora al Sociale, che ha dichiarato: «Questo nuovo progetto mi rende orgogliosa del mio territorio perché permette alle persone speciali di costruirsi un futuro e dà alle loro famiglie il conforto di sapere di non lasciare un domani i figli in balia di un mondo sempre più complicato. Ce ne vorrebbero di più di questi progetti, un plauso alla SdS Valdinievole, a Gruppo Incontro e a La Spiga di Grano che lo hanno realizzato, anche in questi tempi difficili». (S.L.)
Vedi anche:
Cooperativa sociale La Spiga di Grano
Cooperativa sociale Gruppo Incontro
Società della Salute della Valdinievole
Ultimo aggiornamento il 26 Gennaio 2021 da Simona