La pandemia non è uguale per tutti e tutte. La sospensione dei servizi avvenuta nel periodo di lockdown introdotto per contrastare il contagio del Covid-19 è stata particolarmente pesante da sostenere per le persone con disabilità ed i/le loro caregiver familiari. Il gruppo Caregiver Familiari Comma 255 esprime grande preoccupazione per la recente crescita del numero dei contagi, e chiede al Governo che, nel caso di un nuovo lockdown, sia previsto un piano di rimodulazione a domicilio di tutti i servizi per le persone con disabilità.
Il gruppo Caregiver Familiari Comma 255* esprime grande preoccupazione per l’aumento dei contagi da Covid-19 e continua a chiedere al Governo un tempestivo intervento a favore delle persone con disabilità e dei loro congiunti caregiver.
Siamo preoccupati della possibilità di nuove chiusure localizzate o generalizzate. Dal 5 marzo scorso siamo stati lasciati soli e nessun servizio per le persone con disabilità ha mai ripreso a regime. Nuovi lockdown non possono verificarsi in assenza di piani di rimodulazione a domicilio dei servizi per le persone con disabilità, sia adulte che in età scolastica. Basta teleassistenza, se non viene fruita autonomamente dai nostri congiunti, pesa solo su di noi!! Basta DAD [didattica a distanza, N.d.R.], se non si assicura la presenza a domicilio delle figure professionali educative preposte (operatori educativi per l’autonomia e la comunicazione/assistenti all’autonomia e alla comunicazione delle persone con disabilità/assistenti alla comunicazione), ci costringe ad essere sempre presenti e professionalmente preparati! Ma noi siamo caregiver familiari, non professionisti!! La regressione dei nostri congiunti ha raggiunto livelli insostenibili così come l’impossibilità, per loro e noi, di avere momenti di autonomia gli uni dagli altri.
Chiediamo che il Governo si attivi per prevedere, in caso di lockdown, un piano di rimodulazione a domicilio di tutti i servizi, garantendo alle persone con disabilità un tempo congruo di autonomia dal proprio caregiver familiare.
Chiediamo che il Governo ci restituisca il diritto alla nostra individualità, garantendoci servizi a domicilio per una copertura oraria congrua a consentirci almeno di non perdere l’attività lavorativa.
Chiediamo che le amministrazioni la smettano di fare economie sui servizi alle persone con disabilità e, in assenza di operatori disponibili a svolgere i servizi a domicilio, indennizzino il nostro servizio di cura che per tempo e dedizione da 7 mesi è totalizzante e continua ad essere dato per scontato.
Chiediamo ancora, e ad alta voce, un impegno ed un intervento del Governo perché l’inefficienza del sistema basato solo sui servizi, non continui a pesare interamente ed esclusivamente su noi Caregiver Familiari.
Chiediamo ancora: ascoltateci!!!!
Fonte: comunicato stampa del gruppo Caregiver Familiari Comma 255 a firma della portavoce Claudia Cecchini.
Per informazioni: info: cgfcomma255@gmail.com – pagina Facebook del gruppo Caregiver Familiari Comma 255
* La figura del caregiver familiare ha avuto un primo riconoscimento nel nostro ordinamento giuridico nell’articolo 1, comma 255 della Legge 205/2017 (Legge di Bilancio per il 2018), da ciò la denominazione del gruppo.
Ultimo aggiornamento il 19 Ottobre 2020 da Simona