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2 miliardi di euro spesi male per gli allievi e le allieve con autismo

di Carlo Hanau*

I Decreti per il riparto dei 200 milioni di euro del “Fondo per l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione degli alunni con disabilità”, recentemente pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale, non prevedono la misurazione della qualità dei servizi, come ripetutamente richiesto dall’Associazione APRI. Questo comporta che, nonostante l’ingente somma stanziata – che complessivamente si aggira sui 2 miliardi di euro – i bandi emessi dagli Enti locali per l’inclusione degli studenti e studentesse con autismo siano inevitabilmente incompleti e non siano in grado di garantire servizi efficaci.  

Alcune lettere scritte su tasselli di legno colorato compongono la scritta “Autism”.

Sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale i Decreti per il riparto dei 200 milioni di euro del “Fondo per l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione degli alunni con disabilità”** e i ministeri competenti si sono preoccupati di inserire le schede di Monitoraggio e di Rendicontazione senza però prevedere la misurazione della qualità dei servizi come da noi ripetutamente richiesto da 10 mesi (si veda la sezione documenti sul sito dell’Associazione APRI).

Come conseguenza i bandi emessi dagli Enti locali, che non distribuiscono soltanto i 200 milioni di euro del “Fondo per l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione degli alunni con disabilità”, ma riguardano una spesa globale per le finanze locali che si aggira sui 2 miliardi di euro, risulteranno ancora incompleti e causeranno l’erogazione di servizi non efficaci con grande sperpero di risorse pubbliche.

Emerge in particolare che i servizi per l’assistenza degli allievi con autismo, pur costando ingenti risorse, non rispondono ai dettami della normativa vigente in materia di disturbo dello spettro autistico ed in particolare non garantiscono il diritto inviolabile all’educazione, all’istruzione e alla salute di almeno 100.000 allievi certificati nello spettro autistico che frequentano le scuole italiane (proiezione di dati ISTAT 2018-19) e che assorbono una quantità media di 25 ore per settimana (CENSIS 2012) fornita dagli assistenti all’autonomia e alla comunicazione, chiamati educatori in molte Regioni, insieme agli insegnanti di sostegno, spesso anch’essi sprovvisti di formazione.

È utile ricordare che la recente sentenza del Consiglio di Stato (sez. III, 6 ottobre 2023, n. 8708, se ne legga a questo link), oltre a stabilire che il trattamento ABA (Applied Behavior Analysis, ovvero l’Analisi Applicata del Comportamento) rientra a pieno titolo nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), ha confermato che si tratta di prestazione sociosanitaria ad elevata integrazione sanitaria, che deve essere erogata a scuola, in famiglia e in tutti gli ambienti naturali di vita della persona con autismo. Pertanto, gli assistenti all’autonomia e alla comunicazione, adeguatamente formati in ABA, devono concorrere all’esecuzione del progetto abilitativo garantendone la continuità.

Risulta pertanto indispensabile che i ministeri, da noi nuovamente sollecitati, agiscano affinché i bandi contengano le normative specifiche delle disabilità da assistere, ciascuna con la propria specificità, come già avviene per le disabilità sensoriali e i Dirigenti Scolastici, garanti del Piano Educativo Individuale di ogni singolo alunno, verifichino obbligatoriamente il tipo e il grado della specializzazione degli assistenti all’autonomia e alla comunicazione assegnati tramite la Regione e/o l’Ente locale.

 

Per informazioniapri.associazione.cimadori@gmail.com e hanau.carlo@gmail.com

 

Presidente APRI (Associazione Cimadori per la ricerca italiana sulla sindrome di Down, l’autismo e il danno cerebrale), già docente di Programmazione e organizzazione dei servizi sociali e sanitari nelle Università di Modena e Reggio Emilia e di Bologna.

** Decreto del 10 agosto 2023 (Criteri di riparto del contributo di cento milioni di euro in favore delle regioni a statuto ordinario per l’anno 2023 e modalità di monitoraggio del Fondo per l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione degli alunni con disabilità) e Decreto 24 agosto 2023 (Criteri di riparto della quota parte di 100 milioni di euro in favore dei comuni per l’anno 2023 e modalità per il monitoraggio del Fondo per l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione degli alunni con disabilità).

 

Ultimo aggiornamento il 31 Ottobre 2023 da Simona